La prima camminata è senza dubbio tra le conquiste più indimenticabili ed emozionanti del vostro bambino.
É la sua prima vera dimostrazione di indipendenza.
Ma come si raggiunge questa tappa? E quando?
🦵🏼La valutazione dell’apparato locomotore inizia già all’interno del corpo della mamma mediante l’ecografia, e continua nelle settimane e mesi successivi.
Nel primo anno di vita il cervello del bambino matura e lo porta a raggiungere diverse tappe motorie: per prima cosa si raggiunge il controllo della testa, poi quello degli arti e del tronco e come ultimo il controllo sui movimenti del bacino, delle gambe e dei piedi.
Ogni bambino raggiunge queste tappe con i suoi tempi e suoi modi, ma in linea di massima queste sono le capacità che dovrebbe acquisire in prossimità del primo anno di vita:
🔸10-12 mese: posizione eretta con sostegno e compimento primi passi.
🔸13-16 mese: cammino autonomo con cambi di direzione e presa di oggetti.
🔸18 mese: trasporto di oggetti durante il cammino.
🔸22 mese: cammino all’indietro, arrampicamento.
🔸24 mese: salita e discesa di scale, corsa.
Nelle prime fasi il cammino risulta ancora poco stabile, con una base d’appoggio molto larga, i piedi piatti e un’andatura incerta. In questo momento è fondamentale che il bambino impari anche a cadere e rialzarsi per prendere confidenza con questa nuova conquista.
“Mamma, Papà.. aiutatemi a fare da solo”
Primi passi e osteopatia
I bambini vengono portati dall’osteopata perchè il genitore riscontra “qualcosa di strano” nei loro movimenti. Spesso faticano a raggiungere le tappe motorie oppure le raggiungono ma presentano movimenti limitati o asimmetrici.
Ciò che riscontriamo più frequentemente in studio sono problematiche legate a:
▪️ Piedi che ruotano verso l’esterno o l’interno
▪️ piede piatto o atteggiato scorrettamente
▪️ cammino asimmetrico e instabile
▪️ frequenti cadute e difficoltà di equilibrio
🦶🏼Il bambino non impara a camminare da un giorno all’altro, questo è un processo che si sviluppa e si consolida nelle settimane e mesi successivi ai primi passi. Per cui è fisiologico che ci siano atteggiamenti di incertezza, asimmetria e adattamento nelle fasi inziali.
Solitamente si consiglia di fare un controllo posturale osteopatico per vedere che tutto l’apparato locomotorie sia libero di muoversi e svilupparsi correttamente.
👩🏻⚕️ Cosa possiamo fare?
La visione osteopatica parte dal concetto che le articolazioni si trovino in una posizione vantaggiosa per avere una corretta funzione. Per cui noi osteopati andremo a valutare tutte le strutture dell’apparato locomotore ovvero bacino, anche, ginocchia, caviglie e piedi, ma anche tutte quelle che hanno delle relazioni con esso come per esempio il sistema cranio sacrale, viscerale e fasciale.
Un anamnesi accurata e dettagliata ci fornisce informazioni su eventuali piccoli “traumi” pregressi che possono essersi instaurati durante la gravidanza, il parto e i primi mesi di vita del piccolo.
🤲🏼 L’osteopata utilizza il tocco in un contesto terapeutico: analizza quello che vede, che sente e che percepisce con le mani per elaborare un piano di trattamento e favorire un armonico bilanciamento del corpo dei bambini.