I denti sono presenti nelle arcate mascellari e mandibolari già durante la gravidanza ed erompono all’esterno nel primo anno di vita del bambino.
I denti da latte sono 20 e dai 6 anni il bambino inizia la permuta, ossia la caduta di questi per lasciare spazio ai denti definitivi che saranno 32.
La crescita dei denti e la masticazione stimolano la crescita delle ossa del viso e la forma delle arcate dentarie. In questo processo interviene anche la muscolatura orofacciale che attivandosi crea delle forze di trazione sulle ossa craniche stimolandone la crescita o il modellamento.
L’occlusione è la posizione in cui i denti si trovano quando chiudiamo la bocca: la mandibola e la mascella hanno una posizione precisa in modo da creare una chiusura perfetta tra i denti superiori e quelli inferiori.
Se questo non avviene parliamo di malocclusione.
In questo caso i contatti tra i denti saranno alterati e le informazioni che arrivano al cervello saranno scorrette, generando compensi e alterazioni posturali del corpo.
Quindi si può dire che l’occlusione ha effetto sulla postura dell’individuo.
La postura è la posizione del corpo umano nello spazio e la relativa relazione tra i diversi segmenti corporei. Questa posizione permette al corpo il minor dispendio energetico possibile.
Ma da cosa dipende la postura? La posizione che il nostro corpo assume è influenzata da moltissime informazioni che arrivano da occhi, piedi, bocca, orecchio, muscoli e articolazioni.
Il cervello prende tutte queste informazioni e le rielabora creando poi la postura dell’individuo.
Ma se una di queste strutture non manda le informazioni corrette?
Se la posizione o la funzione di una di queste strutture non è corretta, le informazioni che il cervello riceve sono sbagliate e quindi il corpo abbandona la “corretta postura” per creare degli adattamenti nel corpo come: rotazione del bacino, innalzamento di una spalla, testa inclinata o blocchi sulla colonna; per permettere all’individuo di continuare le sue attività.
Questo adattamento posturale rimarrà silente fino al limite di sopportazione del corpo ma ad un certo punto si faranno sentire i primi campanelli d’allarme tramite la comparsa di dolore. 🙅🏻
E’ possibile riprogrammare la postura andando ad intervenire sui sistemi che la creano.
Questo spesso prevede la collaborazione tra professionisti diversi.
Nel caso di osteopatia associata a odontoiatria i sistemi che verranno presi in considerazione sono la bocca, come insieme di denti, lingua, mandibola, mascella, articolazione temporomandibolare e relazione tra muscoli e fasce craniche ed extracraniche; ma anche la postura del capo, del collo, delle spalle, della colonna vertebrale, del bacino fino ad arrivare all’appoggio plantare.
Risulta quindi fondamentale una visione d’insieme del corpo.